A sa Madonna de is Grassias (Tonino Loddo)

Narra la tradizione che nel primissimo Seicento, alcuni contadini che coltivavano i loro campi nella zona di Cea (in agro di Tortolì-Loceri) videro ad un tratto una cassa galleggiare sulle acque del mare. Accorsi, la recuperarono e la portarono a riva. Dentro vi era una bellissima statua lignea della Madonna. Poiché i contadini provenivano da vari paesi, e non riuscivano a mettersi d'accordo sulla chiesa in cui la statua si sarebbe dovuta portare, decisero di affidare la scelta ad un giogo di buoi indomiti. La caricarono sul carro e lasciarono andare i buoi: la statua sarebbe rimasta nel paese in cui i buoi l’avessero condotta. Così, dopo un tragitto di oltre dieci chilometri, la statua giunse ad Ilbono, dove ancora si custodisce e si venera. Era il 2 luglio ed in quella circostanza ancora si celebra una festa solennissima cui partecipano tutti i cittadini del paese e dei dintorni. A Ilbono è anche custodita la cassa dentro cui la statua sarebbe miracolosamente giunta. A questa veneratissima Madonna è dedicato questo brano in lingua sarda composto dal nostro direttore Tonino Loddo.

 

 

Referenze del testo: T. Loddo, Ilbono. Oltre la memoria, vol. I, Domus de Janas ed., Cagliari 2010, pagg. 469-492

 

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