Inno a san Giuseppe (Tonino Loddo)
Non c'è una grande produzione musicale su san Giuseppe, un santo dimenticato dai musicisti! Anche nei vangeli si parla poco di lui e non si riportano sue parole. Matteo nel suo vangelo si limita a dire di lui che «era giusto». Cosa, peraltro, di non poco conto, perché il termine ebraico sadiq, come spiegano gli studiosi, significa «uomo esemplare» che rispetta la Legge, un ebreo «praticante», osservante, che doveva quindi possedere una certa cultura e conoscere sia l’ebraico che l’aramaico. Eppure san Giuseppe ha avuto nella storia della redenzione un ruolo tutt’altro che secondario, come ci ha recentemente (19 marzo 2013) ricordato papa Francesco: «Giuseppe è custode perché sa ascoltare Dio, si lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e sa prendere le decisioni più sagge». Insomma, un uomo eccezionale, aperto alle sorprese di Dio, ai suoi piani, anche se gli sconvolgono la vita. È un custode della vita, e permette al Dio fattosi uomo, un bambino inerme, di crescere. È capace di essere padre anche di un figlio che non era suo nella carne. È un uomo pratico, capace di ascoltare la voce di Dio e di metterla in pratica, prendendo le giuste decisioni per il bene della sua famiglia. Davvero un grande santo!
Il brano che presentiamo è opera del nostro maestro, Tonino Loddo che è autore sia della musica che del testo..